Disturbi psichici nella globalizzazione


disturbi

 

I disturbi psichici nella globalizzazione
Dalla crisi del campo familiare 
ai sistemi di cura per dipendenze, anoressie e distruttività

Francesco Comelli

FrancoAngeli 2015

 

Questo testo, rivolto a studenti universitari, psicologi, psicoterapeuti, psicoanalisti, psichiatri, riflette sul rapporto fra la crisi dei contenitori del soggetto e i suoi disagi psichici: la crisi del campo familiare e la sfiducia nelle ideologie hanno favorito una massificazione della persona che assume in toto gli stati mentali di massa, che allontanano il “negativo” o le esperienze soggettive, per identificarsi in inautentico tutto “positivo”. La rimozione del concetto di morte, grazie ad un’ipertrofia tecnoscientifica, lascia la persona incapace di sapere perché soffre o tuttalpiù la spinge a trovare “farmaci” da cui dipendere per difendersi dal dolore ritenuto inaffrontabile.

Le esperienze di gruppi di genitori, gruppi multifamiliari, gruppi équipe, gruppi allargati istituzionali (Large Group), sedute di gruppo monosintomatico per pazienti anoressico-bulimiche presenti nel testo danno conto di uno studio della crisi della famiglia. Con una costante attenzione al rapporto tra psicopatologia e cultura – anche grazie a una pluralità di riferimenti (da Bion a Pasolini, Gaber, Paolo Rossi) – l’autore propone esperienze cliniche di sistemi di cura innovativi, volti a trasformare il dolore e l’autodistruttività, spesso trasmessi fra generazioni consciamente o inconsciamente, in una crescita e in un confronto fra gli “altri” provenienti da altre culture e “noi” occidentali.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *